Come sta evolvendo il settore Mtb ed e-Bike? Ci può dare una mano un altro sport di fatica, lo sci (e no, non come lo conoscete voi…)
Anticamente lo sci era usato come un mezzo di locomozione. Solo nei primi anni del ‘900 si è iniziato a pensare allo sci come disciplina sportiva. Non c’erano teleferiche o funivie. Per scendere si doveva salire o a piedi o con le antiche “pelli di foca”.
A dire il vero una teleferica esisteva già: nel 1908 in Alto Adige Josef Staffler inventò il primo trasporto di persone nella sua casa da monte diventata albergo. Solo con la prima Guerra Mondiale questo mezzo prese più piede, per consentire il trasporto di persone o materiali da valle, fino in cima a una montagna. Nel frattempo le gare di sci, quelle in discesa, ma con una dura risalita a piedi, piacquero sempre di più.
Tra le due Guerre Mondiali si iniziò a pensare a un uso della funivia o teleferica non solo per cantieri, dighe o persone ed operai, ma anche come finalità sportive. Le pelli di foca erano molto in voga in quegli anni, ma fare una discesa di pochi minuti, significava fare una salita di qualche ora.
La crescita dagli anni 50 degli impianti a fune e dello sci alpino ebbe una spinta esponenziale nonchè un indotto da miliardi di euro a discapito di boschi tagliati e montagne violentate per fini economici. Oggi lo Sci alpino è una delle pratiche sportive più conosciute e redditizzie. Stimola la muscolatura e non è troppo difficile da praticare.
Dei pionieri dello sci, quello alpinistico, ne sono rimasti solo una piccola quantità. Le pelli di foca sono state sostituite a materiali sintetici e più performanti, ma rimane una disciplina molto di nicchia poichè molto, molto faticosa.
Con l’esplosione delle e-Bike, anche la Mountain Bike farà la stessa fine?
Da qualche anno tutti, si stanno convincendo che il nuovo turismo è legato al mondo della bici. E se quella da strada vede ancora una fetta di “assistite” parziale, la Mtb vede un esplosione di e-Bike. Usate ovunque e per qualsiasi cosa.
In montagna in particolar modo è diventato un importante traino turistico per via dei suoi dislivelli impervi. E si sa, dove vanno introiti, vanno gli interessi, i marchi, le iniziative. Non che non sia giusto, anzi. Grazie a questi mezzi, tantissime persone si sono avvicinate. E chi non ci poteva andare per problemi di salute ora può godere di qualche bel giro in bicicletta. Ma non c’è solo questo lato. C’è l’abbandono di alcuni marchi alle bici tradizionali, sempre meno interesse rivolto ai giovani e a chi invece usa la Mtb per fare fatica. E a che prezzo? Che forse, ci ritroveremo tra qualche anno con tante batterie e poche gambe…
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