Venerdì 15 ottobre, dopo l’inizio del Decreto Green Pass inerente i luoghi di lavoro, la FCI, tramite comunicazioni alle società tesserate, ha informato che anche per le manifestazioni sportive sarebbe scattato l’obbligo di certificazione verde.

Un passaggio che ci si aspettava per la verità, ma non così su due piedi e senza preavviso. Prima del 15 ottobre infatti, per le competizioni di Mtb all’aperto, gli atleti avevano come unico obbligo quello della Autocertificazione. La mascherina è rimasta sempre obbligatoria nelle zone circoscritte all’evento come le griglie di partenza. Nulla aveva presagito, un cambio così repentino anche per le competizioni all’aperto.

Il mancato preavviso ha messo letteralmente in croce le gare in programma per il 17 ottobre, stravolgendo una macchina organizzativa già in moto a nemmeno 48 ore di distanza. Non solo, perchè chi effettua tamponi per la certificazione verde, si è ritrovato con farmacie piene e la mancata possibilità di prendere parte a un evento già pagato.

Per questi motivi, anche la 9Fossi MTB Race, in programma il 24 ottobre a Cingoli, ultima tappa del Circuito Tour3Regioni e Italian6Races di Bike-Advisor, avrà quest’obbligo. L’organizzazione dell’AVIS Bike Cingoli sta proprio in queste ore aggiornando tutti i regolamenti della manifestazione sul proprio sito www.avisbikecingoli.it. In ogni caso per accedere alla segreteria di gara e ristirare il proprio numero (ricordiamo personale e non cumulativo per altri atleti), sarà necessario anche esibire il proprio Green Pass. Come si ottiene? Ecco le linee guida previste dalla legge.

La Certificazione verde (Green Pass) attesta una delle seguenti condizioni:

  • aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale sia dopo aver fatto una dose aggiuntiva al primo ciclo di vaccinazione)
  • essere negativi al test antigenico rapido nelle ultime 48 ore o al test molecolare nelle ultime 72 ore
  • essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi