A fine 2020, uno degli atleti più forti del Centro Italia, nonchè vincitore di due circuiti Bike-Advisor aveva detto basta, senza dare più di tante notizie a riguardo, ma Bucci Emanuele, romagnolo del Team Frecce Rosse, nel 2024 ha cerchiato di rosso non un circuito, ma tutti e tre, ovvero Caveja Bike Cup, Tour3Regioni e Supersix Race.
Dopo averlo visto nelle liste di partenza di tutti e tre circuiti lo abbiamo raggiunto per scambiare quattro chiacchiere assieme: ascoltate bene avversari!
Ciao Lele, e ben ritrovato. Come stai? Ma soprattutto: cosa hai fatto tutto questo tempo?
Ciao ragazzi. Beh in questi anni devo dire che mi sono dedicato principalmente alla famiglia in quanto ho avuto un secondo figlio. Di conseguenza l’attività agonistica non è stata più possibile come prima, perciò ho deciso di fermarmi.
Fermarti dalle gare o proprio dalla bici?
No dalle gare. In bici fondamentalmente non ho mai smesso e anzi, ho continuato ad allenarmi come se avessi dovuto correre. Sai, per rimanere sempre “sul pezzo”.
Avevi programmato un rientro nel 2024 o è stata una cosa spontanea?
No, non è stata una cosa calcolata. Ho sentito come una vocazione. Mi sono detto “Ok, sono pronto per ripartire, ho la testa per ripartire, ho più tempo e allora partiamo”. Speriamo solo che ci siano anche le gambe per ripartire (sorride ndr…). Ma oltre a questo c’è stato anche il nuovo Team delle Frecce Rosse che mi ha stimolato molto.
Questa è una cosa interessante. Dai qualche Spoiler ai tuoi avversari…
E’ un team al quale ho contribuito anche io a fare alcuni importanti inserimenti e per me questo è un grande stimolo che mi fa passare l’inverno assieme ai ragazzi, le uscite di gruppo e lo scambio di opinioni. Inoltre molti sono giovani e ascoltano molto quello che gli dico. Quindi per me è una grande soddisfazione. anche se c’è da dire che io ancora non è che sono arrivato come conoscenza. Sono ancora lì che ballo in mezzo a tutti gli altri.
Si ma… Dacci i nomi!
Beh c’è la conferma di Marco Francioni che è da anni in frecce, poi una bella new-entry di Davide Magnani che quest’anno si farà le ossa come Under23. Poi c’è Manuel Cecchini, con una gran voglia di migliorare e di vedere dove può arrivare (ovviamente io cercherò di supportarlo al meglio). Poi c’è Andrea Sampaolo, persona squisita con la testa sulle spalle. Un grande ritorno di Maurizio Giacomini. Inifne il passaggio della coppia Mario Rossi e Omar Astolfi, oltre ovviamente a tutti i ragazzi che c’erano già e che sono veramente tanti.
Hai un obiettivo in particolare per la prossima stagione?
No al momento non ho un obiettivo specifico. Diciamo che partirò e dopo 2 anni di digiuno vedrò dove sono, perchè potrei andare bene come potrei fare schifo (sorride ndr…) quindi valuteremo se nel corso della stagione ci sarà un evento dopo potrò fare bene. Non nego che la Borromeo che è la mia Granfondo di casa, mi piacerebbe vincerla, anche perchè nel 2014 ho mancato l’obiettivo per molto poco.
Come vedi il movimento amatoriale in questi anni?
Penso che il calo generalizzato che c’è stato, sia stata una cosa assolutamente normale. Molti sono usciti dal Covid con problemi sia di salute che lavorativi. Purtroppo la MTB non è più accessibile a tutti e ad un certo punto quando tutti i prezzi si alzano, è chiaro che si inizia a tagliare sul superfluo. Una grossa mano adesso la danno i team grossi che riescono per lo meno a venire più incontro agli atleti con le spese e con gli acquisti.
Cosa pensi dei giovani invece e della mancanza alle gare?
Eh questo purtroppo è un vero casino. La bici è uno sport di fatica e le rinunce sono tante, forse troppe. Poi magari anche i genitori arrivano fin dove possono e li mi riaggancio all’importanza delle società che hanno un ruolo fondamentale. Però la tendenza generale è quella di non voler più rinunciare più di tanto, sai anche le distrazioni ora sono tante…
Allora ci vediamo alle gare, saranno contenti i tuoi avversari…
Speriamo di si, io lo sarò sicuramente e non vedo l’ora…