Con un post Instagram di qualche giorno fa, il campione del Mondo Marathon Henrique Avancini ha spiazzato tutti annunciando il suo ritiro immediato dalle corse annunciando un documentario che ripercorre la sua carriera (lo trovate infondo alla notizia).
Queste le parole di Henrique Avancini:
«Poche settimane fa ho preso una decisione.
Qualcosa che mi è venuto da dentro mi ha fatto cambiare piani per il futuro.
Questa è l’ultima parte della mia carriera da atleta professionista.
Il mio viaggio è stato complesso e bello, il documentario della mia stagione è diventato una lettera aperta per esporre tutte le mie emozioni.
Potete vederlo “La mia ragione”, su Youtube.
Perfavore guardatelo, ogni parola è venuta dal mio cuore.
Presto vi farò sapere cos’altro succederà, per adesso tutto quello che vi posso dire è: i miei progetti continueranno ad andare avanti ed avremo la possibilità di dirci “addio” nel migliore dei modi, su un percorso di gara.
Alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei tifosi e ai miei partners, per adesso tutto quello che voglio dirvi è GRAZIE.»
Con ventitre titoli brasiliani e 2 Mondiali Marathon, Avancini avrebbe sicuramente meritato di più per il talento che è ed è sempre stato. Tuttavia rimane di difficile comprensione e soprattutto con difficile senso logico, il fatto che un professionista di 34 anni che ha appena vinto un mondiale possa decidere di non correre più nemmeno una gara con l’arcobaleno indosso, che è la cosa più bella che ogni biker potrebbe desiderare. Come abbiamo letto, nel post non viene specificato il motivo. Speriamo ovviamente che non ci siano condizioni di salute o famigliari tali ad averlo portato a questa drastica decisione. In ogni caso Avancini è stato uno dei campioni più amati dell’ultimo decennio nel mondo della Mtb. Stimato, amato e rispettato, che avrebbe meritato di sfoggiare la sua maglia di campione del mondo almeno fino al prossimo anno…