Poche altre esperienze sono affascinanti come quelle a contatto con la natura. Se la natura poi regala colori, profumi e scorci degni di una favola, lo spettacolo è servito. Stiamo parlando del cosiddetto “Foliage” ovvero il tappeto di foglie che ricopre i boschi di tutte le Alpi e l’Appennino in autunno. Sfumature di giallo, arancione, rosso colorano alberi e piante, creando un’atmosfera unica rendendo il paesaggio ancora più dolce.

Foliage: uno spettacolo pericoloso

I Biker, ogni anno sono stregati da questo periodo e non mancano l’occasione per qualche bella gita fuori porta organizzata ad hoc e godere appieno di questo spettacolo. L’Italia è piena di posti dove poter pedalare nel Foliage. Basta un bosco, un trail e il gioco e fatto… Attenzione però, perchè la bellezza spesso lascia spazio ai pericoli nascosti proprio sotto le foglie. Se la nostra percezione visiva infatti è quella di avere davanti a noi un sentiero immacolato e battuto, sotto il manto di foglie (spesso profondo anche 50 centimetri) si nascondono buche, sassi, radici e terreni sconnessi di ogni genere.

Come affrontare una discesa coperta di foglie? Qualche dritta…

Se conosciamo il sentiero e sappiamo com’è in condizioni normali, possiamo permetterci di “surfare” ad alta velocità sopra le foglie. Ma se il sentiero non lo conosciamo, allora le nostre doti tecniche serviranno per non volare a terra. Il consiglio per affrontare al meglio una discesa in Foliage è la stessa per approcciare tutte le discese sterrate in genere. Guida fluida e rilassata, baricentro un po’ arretrato e se lo abbiamo, telescopico.

Una posizione più arretrata del normale ci permette di essere subito reattivi in caso di ostacoli nascosti. Infatti l’approccio a un ostacolo è molto diverso tra quando lo vediamo e quando invece rimane “sepolto”. La guida un po’ più arretrata quindi ci aiuta senz’altro ad evitare una capriola improvvisa. Lo stile simile ce lo insegnano gli sciatori in fuoripista. Se su una pista battuta, l’assetto è quello dell’attacco e della velocità, nel fuoripista, dove gli ostacoli sono coperti dalla neve, l’approccio è quello più morbido possibile sull’anteriore in modo da evitare i rovesciamenti.

Ultima nota riguarda l’assetto della nostra Mtb. Come ogni fuoripista che si rispetti, il battistrada rimane largo. Il telescopico come abbiamo detto aiuta molto (ma dipende anche dalla pendenza del trail). Sospensioni sempre reattive pressioni basse. Foliage infatti, spesso vuol dire anche asciutto sopra, bagnato sotto…

Foliage, dove cercarlo

Come dicevamo all’inizio, Ovunque ci siano boschi di querce, aceri, frassini, tigli e simili, c’è il Foliage. La scelta quindi è ampia in parte delle Alpi e in quasi tutto l’arco appenninico. Le zone migliori dove assistere a questo spettacolo però, sono sostanzialmente 5

1- Casentino – Toscana

Le foreste casentinesi sono senza ombra di dubbio le più gettonate in autunno. Parte dei trail sono percorribili anche con terreni umidi e lo spettacolo è assicurato. Dal Casentino passa anche il brevetto di Bike-Advisor

2- Piana di Vigezzo – Piemonte

La stagione del Foliage in Valle Vigezzo saprà regalarvi una vacanza speciale, fatta di colori, emozioni e suggestioni uniche. Tra i pascoli d’alta quota, dorati e circondati dalle cime imbiancate dalla prima neve, e i borghi della bassa valle, colorati dai caldi raggi solari delle brevi giornate autunnali e impreziositi da manifestazioni golose e ricche di tradizioni rurali

3- Finale Ligure – Liguria

Il tempio dell’Enduro non poteva non mancare in un’escursione per seguire il Foliage. Le faggete sovrastanti Finale Ligure regalano uno spettacolo unico. attenti però ai trail tecnici…

4- Gran San Bernardo – Val d’Aosta

Un bel tour è quello che parte da un piccolo paese del Gran San Bernardo, Allein a quota 1.200 metri, per raggiungere i boschi di conifere infuocati dai colori autunnali.

5- Fonti del Clitunno – Umbria

Lungo il percorso della Via Flaminia, l’antica strada romana che da Rimini arriva a Roma, prima di arrivare a Spoleto, troviamo un luogo di eccezionale bellezza paesaggistica. le Fonti del Clitunno. Una vera e propria meraviglia, dove la natura e la mano sapiente dell’uomo hanno saputo creare un luogo di rara armonia. Le Fonti del Clitunno sono un posto da visitare tutto l’anno, ma in autunno i colori caldi arricchiscono la bellezza del luogo, offrendo una varietà cromatica sorprendente. Il verde, il giallo, l’arancio e il rosso si specchiano nelle acque dove nasce il fiume Clitunno.

Ben vengano quindi le uscite sul foliage: non solo rilassano mentalmente, ma aiutano anche a migliorarsi tanto nella componente tecnica, improvvisando gli ostacoli che non vediamo. Attenti però a non ribaltarvi…

Si ringrazia Alessandro Gasparini per le fantastiche foto concesse