C’è una Pista Ciclabile unica nel suo genere. Perchè? Perchè è facile, lunga e panoramica. E’ la Pista Ciclabile che collega Cortina a Dobbiaco…

Per la verità la ciclabile non si fermerebbe a Dobbiaco, ma arriverebbe dopo 49 chilometri fino a Lienz in Austra, ma se vogliamo godere di una giornata in famiglia non troppo lunga, i 29 chilometri che collegano le due famose località turistiche dovrebbero bastare.

Punto di partenza di questo bel giro in Mountain Bike è la stazione ferroviaria a Dobbiaco (ma si può partire anche da Cortina, fatica a dislivello non cambiano in quanto in entrambi i versi c’è un tratto in salita iniziale e uno in discesa finale). Si parte da circa 1.240 m s.l.m. in direzione Cortina seguendo il fiume Rienza. Il tour prosegue verso sud, prima sulla strada comunale asfaltata e poi per un sentiero forestale. Dopo alcuni minuti si raggiunge il Lago di Dobbiaco (1.176 m s.l.m.) all’ingresso della Val di Landro. Nell’acqua chiara del lago si rispecchiano le cime delle montagne che lo circondano. A poca distanza il sentiero prosegue verso un cimitero di soldati. Qui sono sepolte vittime della Grande Guerra, durante la quale tantissime lotte e battaglie si sono svolte nelle Dolomiti.

Tre Cime di Lavaredo – Credit @ Theo Crazzolara

Dopo alcuni chilometri è possibile ammirare anche le Tre Cime di Lavaredo. Dopo aver passato però il Lago di Landro (1.406 m s.l.m.), il nostro percorso si allontana più e più dalla strada provinciale che scorreva parallelamente nei primi chilometri.

Lago di Landro – Credit @Giovanni Piras

La leggera salita non è faticosa: si coprono appena 350 metri di dislivello in ben 18 chilometri fino al Passo Cimabanche (1.529 m s.l.m.), il quale divide l’Alto Adige dal Veneto e quindi anche i comuni di Dobbiaco e di Cortina d’Ampezzo. Il passo rappresenta inoltre anche il confine linguistico: a Dobbiaco si parla prevalentemente tedesco, mentre a Cortina d’Ampezzo il ladino.

Il passo inoltre è anche terra di confine tra tre parchi naturali: a sinistra il Parco Naturale Dolomiti di Sesto, a destra il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies ed infine a sud il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. Da qui il sentiero prosegue in leggera discesa lungo un’antico tratto di una vecchia ferrovia attraverso tunnel bui, stazioni ferroviarie abbandonate e viadotti spettacolari. La ferrovia tra Dobbiaco, Cortina e Calazo era in uso tra il 1921 ed il 1964.

Dopo aver passato i tunnel ed un ponte iniziamo a scorgere le rocce dolomitiche ai nostri lati che caratterizzano il paesaggio delle Dolomiti d’Ampezzo. Gli ultimi chilometri sono asfaltati prima di arrivare in centro a Cortina dove una visita (e una sosta) sarà d’obbligo…