In questi giorni stiamo leggendo comunicati su comunicati che annullano, congelano o posticipano i propri eventi in attesa che l’emergenza COVID-19 passi e la situazione torni alla normalità. Alcuni organizzatori hanno anche tentato di aprire un tavolo di confronto con altri organizzatori per cercare le soluzioni migliori in vista dei mesi avvenire.

Prima di tutto bisogna dire che nessuno può sapere per quanto ancora continuerà questa emergenza. Quello che ormai è certo e che il 3 aprile non si tornerà alla normalità di prima. Ci vorranno molti mesi e questo dipenderà soprattuto da noi, seguendo le norme che ci vengono imposte dal governo per la nostra salute.

Tra gli amatori è in corso il grande dibattito tra l’annullare gli eventi nel 2020 o trovargli una nuova data. Per gli organizzatori questa questione è molto più complessa di quanto non si creda. In ballo non ci sono solo decine di potenziali gare in concomitanza che magari molti bikers hanno già pagato, c’è anche il problema burocratico legato ai permessi e agli altri eventi in programma nella location delle Gran Fondo. Un puzzle che difficilmente troverà il consenso di tutti.

Stima del picco dei contagi

Non da ultimo poi è il danno economico che le società organizzatrici dovranno sostenere. Organizzare un evento infatti comporta comunque l’anticipo di spese che non vengono recuperate se l’evento poi non avrà luogo.

Il tema dei rimborsi sarà un altro aspetto da non sottovalutare. Le opzioni più corrette da parte degli organizzatori che annullano l’evento nel 2020 sono quelle di rimborsare le quote o “congelarle” per il prossimo anno, il che comporta comunque il problema concomitanze anche per il 2021. La soluzione migliore rimane sempre quella di far decidere al concorrente come gestire la propria quota. Quello che invece l’organizzatore può fare in questo caso, è detrarre dai rimborsi i costi di servizio necessari.

In ogni caso, questa è una situazione senza precedenti e gli atleti e appassionati dovranno apprezzare tutti gli sforzi che verranno fatti dagli organizzatori. Gli atleti stessi si troveranno davanti a delle scelte quando tutto ripartirà, visto che ormai un terzo della stagione è già stato cancellato. Qualcuno sostiene che sarebbe meglio non organizzare più nessun evento nel 2020, ma siamo sicuri che poi questa soluzione vada bene a tutti una volta terminata l’emergenza del COVID-19? Solo il tempo potrà darci risposte…