E’ notizia di poco fa che ben 67 manifestazioni, hanno firmato una lettera a sostegno di ACSI, chiedendo alla Federciclismo di essere ascoltati. Situazione che a detta ormai di tutti, crea soltanto danni agli eventi con riflessi negativi sugli sponsor e aziende legate al mondo del ciclismo.
Il comunicato è visibile a questo link https://www.quicicloturismo.it/2025/10/23/gli-organizzatori-acsi-uniti-federazione-adesso-sei-obbligata-ad-ascoltarci/ e coinvolge principalmente il mondo strada. Delle 67 firmatarie infatti, solo 7 sono di MTB. Anche noi qualche giorno fa avevamo parlato di questa cosa e avevamo espresso con diversi video e post la nostra richiesta di risoluzione in tempi brevi cercando di spiegare a tutti gli appassionati la situazione.

Tuttavia il mondo delle ruote grasse (tolti noi di Bike-Advisor e pochi altri), sembra almeno per il momento tacere in massa al problema che non coinvolge solo un ala del ciclismo, ma bensì tutta a prescindere dal tipo di organizzazione o dal tipo di atleti. Si continuano a presentare calendari e date senza affrontare il problema. Forse per paura, forse per incapacità di prendere una posizione. Fatto sta che in questo momento o tutto il mondo amatoriale rema per tornare ad una situazione regolare per atleti ed organizzatori o evidentemente ad alcuni va bene così…
