Piccolo e affascinante comune situato nelle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino, al confine con l’Emilia-Romagna e la Toscana, Carpegna è noto soprattutto per il suo ambiente naturale incontaminato, la tradizione culinaria, in particolare il celebre Prosciutto di Carpegna DOP, e per essere una meta di turismo escursionistico e sportivo. Già da anni infatti la zona dell’Alto Montefeltro e di Carpegna stanno cercando di sviluppare un comprensorio a misura di biker. Nel Dicembre 2018 la Regione Marche aveva stanziato 1,2 miloni di Euro a seguito della candidatura per il Bike Parkk Montefeltro, un progetto ambizioso che coinvolgeva oltre a Carpegna anche i territori limitrofi. Con il Passaggio di Montecopiolo in Emilia-Romagna c’è stato qualche rallentamento, ma negli ultimi anni i lavori sembrano finalmente partiti.

Geografia e natura

Carpegna si trova all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, un’area protetta che comprende boschi, sentieri, falesie e cime montuose. Il Monte Carpegna (1.415 m) domina il paesaggio ed è molto frequentato da escursionisti, ciclisti e amanti della natura.

Storia e cultura

Carpegna ha origini antiche, con testimonianze storiche risalenti all’epoca medievale. Il paese è legato alla famiglia nobiliare dei Conti di Carpegna, una delle più antiche d’Italia, da cui discende anche la casata dei Montefeltro. Proprio il luogo di partenza della GF Il Carpegna mi Basta partirà dal Palazzo dei Principi.

Il Palazzo dei Principi di Carpegna, situato nel cuore dell’omonimo paese nelle Marche, è una residenza storica di grande rilevanza architettonica e culturale. Costruito tra il 1674 e il 1696 per volere del cardinale Gaspare di Carpegna, il palazzo sostituì la precedente rocca medievale della famiglia, offrendo una dimora più moderna e sicura.

Architettura e struttura

Progettato dall’architetto romano Giovanni Antonio De’ Rossi, il palazzo si ispira alle ville fortificate della campagna romana e fiorentina. La struttura si sviluppa su quattro livelli, comprendenti circa 100 stanze distribuite su una superficie di 6.000 m². Il piano terra ospita le cucine e le scuderie, mentre il primo piano è caratterizzato da un ampio atrio e una cappella privata ancora in uso. Il piano nobile include la Sala del Trono, la biblioteca privata e altre stanze di rappresentanza.

Storia e significato

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il palazzo divenne un rifugio per numerose opere d’arte di inestimabile valore, tra cui capolavori di Tiziano, Caravaggio, Raffaello e altri, sottratte alle razzie naziste. Questa azione di salvataggio è oggi ricordata annualmente con il Premio Internazionale “Salviamo l’Arte”