Pedalare tra le gelide terre della Lapponia per 300 chilometri a piedi, in FatBike o con gli sci. Questa è stata l’ultra Marathon invernale chiamata Rovaniemi300.

Partita la mattina del 12 febbraio (appunto da Rovaniemi, capitale della Lapponia a nord della Finlandia) , la manifestazione ha visto al via 19 atleti tra FatBike e uomini a piedi. La temperatura del mattino segnava ben -27°C. La difficoltà principale di questa gara infatti, era nelle basse temperature costantemente sotto zero nel periodo invernale.

Due diverse sezioni di 150 chilometri

La prima sezione di 150 km era un po’ segnata e battutaIn questa sezione di 150 km si trovavano 8 waypoint obbligatori con legna da ardere. Era il tratto più facile in quanto in questa prima sezione, l’organizzazione lavorava in pista nei giorni precedenti per lasciarla nelle migliori condizioni possibili.

La seconda sezione di 150 km era invece piuttosto diversa. Più wild con una sola traccia segnata da una motoslitta. In alcune zone si trovavano condizioni di neve molto buone e in altre neve alta e tracce di motoslitte che facevano confondere gli atleti sulla strada giusta da seguire… Le condizioni della pista dipendevano molto da quanto tempo aveva nevicato e da quando l’ultima motoslitta era passata di lì. 

Durante l’intera gara era necessario per gli atleti utilizzare un dispositivo di localizzazione satellitare.

Impegno immane di resistenza. I primi a mollare sono gli atleti in FatBike

Alla fine del 13 febbraio, dopo la prima notte di gara, tutti gli atleti in FatBike si erano ritirati. Se infatti apparentemente questi erano avvantaggiati riuscendo a percorrere più strada in meno tempo rispetto ai podisti, le rigide temperature, i problemi meccanici e la pista meno battuta hanno fatto si che la Rovaniemi300 fosse una sfida solo per gli atleti a piedi che trainavano la loro slitta piena di kit di sopravvivenza.

All’alba del 15 febbraio, solo 2 atleti erano rimasti in gara ed erano entrambi italiani: Alberto Micheli è – Paolo Bosco, entrambi esperti di sfide al limite della sopravvivenza. A 30 chilometri dal traguardo, ben 13 chilometri separavano i due.

Così, dopo 4 giorni, 12 ore e 10 minuti Alberto Micheli ha vinto la Rovaniemi300. Lo raggiungerà al traguardo dopo oltre 4 ore anche l’altro italiano Paolo Bosco.