Dopo una lunga attesa causa Covid, finalmente è arrivato il week end di una delle gare che hanno fatto la storia della Mountain Bike Internazionale: la Dolomiti Superbike.

Val Pusteria – terra di Mountain Bike


Partiti il venerdì mattina da casa alle prime luci del giorno in compagnia di Edoardo e Giuseppe abbiamo raggiunto Villabassa (Bz) in Val Pusteria.
Arrivati in paese ci siamo diretti a ritirare il pacco gara (un bellissimo zaino tecnico e tanti altri gadget) assieme ovviamente al pettorale di gara.
Dopo aver mangiato un bel piatto tipico della zona (i Ravioli della Val Pusteria) insieme ai compagni di avventura Edoardo e Giuseppe, abbiamo preso le nostre MTB e ci siamo diretti verso Dobbiaco, per testare la pista ciclabile che porta fino a Lienz o fino a Cortina. Ci siamo spinti fino al paese di Carbonin, passando dal Lago di Dobbiaco e Lago di Landro, non perdendoci l’occasione di un selfie ricordo con le fantastiche Tre Cime Di Lavaredo.

La Dolomiti Superbike – fascino di una gara senza tempo

L’indomani, la sveglia suona alle ore 5. La temperatura di 10 gradi circa è ben diversa da quella a cui siamo abituati nel Montefeltro. Per fortuna la giornata è limpida e senza nuvole (almeno per ora).

In attesa della nostra partenza delle 7:30 (primo blocco) approfittiamo per un bel carico di carboidrati, prendiamo le nostre bici già settate e ci infiliamo nella nostra griglia di partenza. Anche se non c’è più l’obbligo di mascherina all’aperto, tutti sembrano essere comunque molto attenti. C’è tantissima gente (oltre 3.000 iscritti) e come la tradizione vuole in un evento del genere, non si alzano i droni di ultima generazione per riprendere lo spettacolo, ma un vero elicottero che contribuisce ad alzare notevolmente il livello di adrenalina.


Quest’anno si percorre il tracciato nel senso originario, con la salita di Prato Piazza solo nel finale. A detta di tutti il “versante” più duro. In primo luogo perchè vede una delle salite principali alla fine e non da ultimo, perchè la lunga ciclabile da Dobbiaco è in leggera salita e non in leggera discesa. Noi purtroppo non siamo così allenati e optiamo per il percorso medio (60 chilometri), ma ugualmente affascinante. In particolare a Prato Piazza, passati i 2.000 metri di quota si apre un panorama sulle dolomiti a 360 gradi. Paesaggi stupendi, mucche al pascolo in libertà e tantissimi turisti in procinto di camminare che non perdono l’occasione per fare un po’ di tifo a tutti gli atleti.


La cosa più bella poi di queste manifestazioni è la festa finale all’arrivo. Si sente la musica già a chilometri dall’arrivo, e ogni atleta può godere del suo momento di gloria. Speaker e watt di musica che si sprecano.
L’organizzazione sempre perfetta è una vera garanzia dopo lo spettacolo delle Dolomiti. Un evento completamente diverso da tutti gli altri sia per spirito di festa che di percorso. Gare di oltre 100 km in Mountain Bike infatti, sono veramente poche. Ci torneremo. Sì, ci torneremo!