A Primož Roglič qualche anno fa, dopo la parentesi nel Salto con gli Sci, gli venne prestata una vecchia Mountain Bike (con tanto di cavalletto se guardate in basso a destra) per fare una gara locale. Nacque probabilmente in quei giorni il suo amore per il ciclismo che poi lo porterà negli anni avvenire a diventare il Campione che oggi tutti noi conosciamo.

E’ la storia di molti di noi che da un cancello con dei pedali, ci siamo innamorati della fatica e del sudore. Ma oggi è ancora così? Non ne siamo così sicuri. Nei nostri tre campionati, i ragazzi delle categorie più giovani a 13 anni sono spesso già dotati di mezzi all’avanguardia, con bici ultraleggere e competitive. E non è la stessa cosa. Saranno i tempi, saranno le mode, sarà il mondo che gira così, ma se non si tornerà sin da subito a trasmettere quella magia della conquista anche nelle cose più semplici, non avremo mai più ragazzini innamorati del proprio sport con bici d’acciaio, cavalletti, gomme bucate rappezzate decine di volte desiderosi di aspettare la paghetta settimanale per comprare una gomma nuova…